Tuesday 28 May 2013

Tiella patate riso e cozze per MTC maggio 2013

DSCN1819 - taieddhra  patate riso e cozze_2
riso varietà Roma

Questa è la tiella di  patate, riso e cozze che ho deciso di preparare dopo aver già provato la ricetta di Cristian del blog Resistenza Poetica per l'MTC di questo mese. Insomma, senza di te Cristian non mi sarei scatenata con una seconda prova. La prima è qui.

Come ho dichiarato nel post precedente per me pulire le cozze è sempre stato un problema. Questa volta, ho contrattato con la famiglia. Accordo verbale fatto: io cucino ma voi mi aiutate a pulire le cozze, una domenica mattina ho dato il via alla preparazione della tiella, questa volta con il mezzo guscio. Evvai!!!!!!!!!!




Untitled
che si vede che avevo finito le patate??????????????

Per inciso - Flickr ha deciso di fare un restyling senza avvertirmi.- sono stata ore a cercare di farmi restituire il MIO HTML eeeeeffffffffffflo!


Ho letto un po' in rete, ho cercato disperatamene ritrovato quel simpatico libro di ricette di Luigi Sada che è scritto in dialetto, tradotto in italiano ed inglese :))) , sentito varie campane a destra e a manca e deciso di fare la semplicissima (per numero di ingredienti) patate riso e cozze o Tiella alla barese che comunque Sada chiama riso patate e cozze. Su gentile richiesta del consorte, niente zucchine e niente pomodori. E questa volta nella teglia in alluminio di mia nonna :) Oh yeah!


DSCN1965 - tiella la  ricetta in barese close up1_R&T 
eccola in dialetto la ricetta, ovviamente come qualunque ricetta d'altri tempi rigorosamente senza dosi eh eh!

Premesso che per cozze e riso ho usato la quantità data da Cristian, le cozze per la mia teglia erano tante ed ho quindi fatto due strati, le variazioni sono state l'aggiunta di un po' di sale e condimento nel riso. Nell'assemblaggio l'ordine è stato cipolla, patate, cozze, riso, acqua delle cozze, formaggio grattugiato e patate per chiudere ed il resto del formaggio a pochi minuti da fine cottura.
Ho scaldato il tutto per qualche minuto sul fornello e poi ho messo in forno a 200°C per circa 1 ora, un'ora e qualcosa.

Volete sapere chi ha pulito le cozze? Io e Siarhei (Segej) con un aiuto in zona Cesarini del webmaster, che ha sbuffato per tutto il tempo dicendo che non avremmo finito mai. Ho cercato invano di convincerlo che three is better than two and much much better than one, ma è un concetto che proprio non gli entra in testa. Comunque ci siamo riusciti!!!!!!!!!!  Le abbiamo pulite, aperte, e riposte in frigo nell'attesa dell'assemblaggio finale.

DSCN1874 - tiella la cipolla_R&T
primo strato -  le cipolle


DSCN1876 - tiella le patate_R&T
secondo strato - le patate più spesse


DSCN1885 - tiella le cozze_R&T
terzo strato  - le cozze aperte a mezzo guscio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


DSCN1895 - tiella il riso sulle cozze_R&T
quarto strato - il riso sulle cozze


DSCN1902 - tiella ultimo strato  patate_R&T 
ultimo strato - le patate a copertura



 Quindi la ricetta di  Cristian e le dettagliate spiegazioni risultano così modificate

TIELLA PATATE RISO E COZZE

Ingredienti per 4-6 persone (a seconda della fame) per uno stampo rotondo del diametro di circa 30 cm

300 g di riso Roma
400 g di patate a pasta gialla (circa due patate di media grandezza)
1 chilo e mezzo di cozze (anche un po' meno)
100 g di cipolla (circa una cipolla di media grandezza)
50 g di formaggio grattugiato pecorino o metà grana e metà pecorino
olio extravergine d’oliva (possibilmente pugliese)

Per prima cosa bisogna pulire e aprire le cozze.

A questo proposito, una premessa. Le cozze dovrebbero essere aperte una ad una a mano a crudo. Perché solo così non si perde il sapore del mare. Vi spiego come fare.
Raschiate le cozze per pulirle, togliete le alghe e quelle incrostazioni bianche che a volte si trovano attaccate alle valve (che sono delle conchigliette) e sciacquatele bene. Togliete a ciascuna cozza il bisso, che è quella specie di barbetta che fuoriesce dalle valve sul lato dritto della cozza, tirandolo lungo la fessura verso la parte a punta della cozza, altrimenti il mollusco rischierebbe di rompersi, ma se fosse troppo duro tiratelo verso la parte rotonda.
Quindi aprite le cozze una ad una posizionandovi sopra una ciotola in modo da raccogliere l’acqua che uscirà. Premete leggermente le due valve facendo pressione con il pollice e l’indice in maniera tale che le due valve si stacchino leggermente e infilate un coltellino dalla punta arrotondata a metà del lato dritto per aprirle raccogliendo la loro acqua nella ciotola, quindi togliete il mollusco dalle valve e conservatelo nella ciotola insieme alla sua acqua. Procedete in questo modo con tutte le altre cozze e riponetele in frigo.

Sbucciate le patate e le cipolle.

Tagliate le patate e le cipolle che andranno sul fondo della tiella a rondelle sottili, dello spessore di circa tre o quattro millimetri, un po' più sottili le patate per la copertura aiutandovi con una mandolina o un robot da cucina e mescolatele tutte insieme condendole con un po’ d’olio.

Preriscaldate il forno a 200°C

Ungete il fondo della teglia con un po’ d’olio e fate uno strato con la cipolla poi metà delle patate. Quelle più spesse. Aggiungete le cozze.
Sciacquate velocemente il riso in una scodella piena d’acqua, scolatelo, conditelo con un pizzico di sale e pepe e mettetelo nella teglia sopra lo strato di cozze  livellandolo bene, dovrà formare uno strato sottile andando a ricoprire anche le cozze, durante la cottura si insaporirà  del gusto di questi frutti di mare. Mettete sopra al riso l'acqua delle cozze.

Spolverate con metà del formaggio grattugiato e fate un altro strato sopra le cozze con le patate rimaste. Se fosse necessario e l’acqua delle cozze non fosse sufficiente (e normalmente è così), versate ancora un po’ d’acqua nella teglia, in maniera tale che arrivi proprio a toccare il sotto dell’ultimo strato di verdure. 

A questo punto spolverate con il formaggio rimasto e versate ancora un po' d'olio.

Infornate la teglia e fate cuocere a 200°C per un’ora, un’ora e mezza, dipende dal vostro forno, fino a che si sarà formata una bella crosticina dorata in superficie. Eventualmente nell’ultimo quarto d’ora di cottura su un ripiano più alto per far dorare le patate.

Lasciare a riposare e consumare tiepida o a temperatura ambiente.

E per finire un video esplicativo scelto in rete

P.S. Ho scoperto che esiste almeno un altro rematorecontro :))




MTC di MAGGIO 2013


6 comments:

  1. Perfetta anche questa Rosy!
    Grazie e buona serata
    Dani

    ReplyDelete
  2. Ciao Rosy, anche mia nonna la fa nell'alluminio la taieddhra, mannaggia a lei, le persone di una certa età sono state abituate così e non riesci proprio a farle cambiare :-) Io preferisco assolutamente il coccio, che è anche più salutare, ma come dici tu, de gustibus, così come per quanto riguarda le zucchine, che molti non mettono e che non ci sono nemmeno nella versione più tradizionale, ma che a me piacciono perchè rendono il piatto più delicato. Per quanto riguarda la quantità delle cozze, un chilo e mezzo va bene se le metti senza guscio se no è ovvio che non ci stanno in uno strato solo. Io le prefersico senza guscio proprio per poterne mettere di più e avere un sapore di mare più deciso, cosa tra l'altro che fa sì che il riso non rimanga sciapo senza metterci il sale.
    Per quanto riguarda la quantità d'acqua quando io ho detto che deve arrivare a filo dell'ultimo strato, intendevo proprio a filo e cioè nè sotto all'ultimo strato, nè sopra.
    Infine noto che non hai seguito la ricetta di Luigi Sada come volevi, ma hai apportato le tue varianti, dimostrando che questo è proprio un piatto che ognuno alla fine fa a proprio gusto.
    Grazie mille!
    Cristian

    ReplyDelete
  3. Ciao Cristian, grazie del tuo commento.
    Nel leggerlo ho un solo dubbio, ma la versione con la tua ricetta del post precedente l'hai vista?
    Taieddhra riso patate e cozze e che c'entra lo jerez? - MTC Maggio 2013

    No, perché la versione nel coccio, con le cozze senza guscio che tu ci hai dato l'ho provata. A me è piaciuta anche con le zucchine e sono sicura che rifacendola una seconda volta mi verrebbe meglio.
    Ti ringrazio delle dettagliate spiegazioni, utilissime, credimi. Non finisco mai di imparare. Confermo che non era mia intenzione seguire la ricetta di Sada ma solo mostrarla in dialetto sul blog. Ho cercato invece di leggere e trovare le soluzioni migliori nelle ricette che ho usato. Ad esempio di quella di Sada ho voluto usare il suggerimento di mettere prima le cipolle. Sai perché? Ho pensato che avrebbero fatto da base ed evitato alle patate di attaccarsi a fine cottura, ma è una mia supposizione. Magari non è esatto.

    ReplyDelete
  4. Bravissima, Rosy! Questo è il procedimento autentico e non fa niente se mancano i pomodori (le zucchine sono facoltative): la tua tajeddha parla salentino come me! ;-)

    ReplyDelete
  5. Ciao Lucia, grazie per il tuo commento. Ci tengo molto alla conferma di essere sulla giusta strada, visto che, come molti sanno ho avuto una nonna leccese-trasferita-a-Bari che purtroppo non ha potuto tramandarmi personalmente il suo sapere.

    ReplyDelete
  6. Ciao,complimenti è una splendida ricetta.Lisa

    ReplyDelete